Mura Targia e costruzioni
Carraie Targia
Proprio all'uscitqa di Siracusa in direzione Catania, si trovano numerose carraie, alcune sembrano entrare a Siracusa e altre continuano in direzione capo Santa Panagia.
Mura lato Sud
Mura lato Sud che si affacciano sul fiume Ciane e la valle dell'Anapo, sul porto grande e vicino il così detto Castello Bonanno di Tremilia.
Artemision
Non ci sono fonti certe su questo luogo. Probabilmente un santuario che guardava la penisola Thapsos e l'Etna, crocevia per chi si dirigeva fuori Siracusa in direzione Catania.
Santa Panagia
Alcune teorie descrivono questo luogo come sede della Torre Galeagra, zona in cui i Romani, nel 212 d.C. entrarono nella città di Siracusa. 
Scala di cava Santa Panagia
Particolare di una antca scala scavata nella roccia. Non si hanno fonti sulle origini di questa scala ma ha delle peculiarità rilevanti.
Carraia Mura Santa Panagia
Un antica carraia che permetteva il passaggio tra le mura, essa si trova dove si ipotizza ci fosse la torre Galeagra.
Muro Targia
Lungo la pista ciclabile, zona targia, sotto la zona in cui si pensa esserci la torre Galeagra, si notano importanti resti di un possente muro che doveva difendere questo lato della città e la vicina fonte chiamata: acqua delle colombe.
Castello Eurialo
Il Castello Eurialo come si presenta oggi
Torre lato Nord Targetta
Un avampasto lungo le mura del lato Nord, sopra il castello Pupillo.
Acquedotto canale Galermi
L'acquedotto Galermi è il più lungo ed importante acquedotto antico di Siracusa, esso prende il nome dalla contrada Galermi, toponimo di origine incerta, forse araba col significato di "buco d'acqua".[1] Il Fazello definì l'acquedotto Conductus pulchrae foeminae, (saja della Bella Femmina).
Porta di Belvedere
E' interessante notare l'unica postierla rimasta in tutto il tracciato delle mura.
Porta Scea
Le porte Scee erano, secondo il mito, le porte della città di Troia, riportata alla luce nell'Ottocento dal tedesco Heinrich Schliemann. Erano la maggiore forza difensiva di Troia e devono la loro fama a Omero e alla sua Iliade.
Scala Targetta
La scala della Targetta non è coeva alle mura dionigiane ma sicuramente antica.
Tratti di mura lato est
Balza Akradina
balza akradina 
Porta urbica in Ortigia
La porta urbica era una porta di accesso alla fortezza di Ortigia, fatta erigere da Dionigi il Grande.[1] Essa faceva parte della cinta muraria che oltre a cingere Ortigia, costeggiava tutta la città fino al castello Eurialo. Oggi è identificabile con lo scavo di via XX Settembre.
Santa Panagia
Nella zona della sua cava naturale si ipotizza che sorgeva il famoso terzo porto di Siracusa, il Trogilo, descritto dagli antichi, ma le cui rovine non sono mai state individuate. Da qui il generale romano Marco Claudio Marcello diede avvio alla conquista di Siracusa, riuscendo a entrare tra le sue alte mura.